giuseppe marco albano

Giuseppe Marco Albano

Registasceneggiatore e produttore per Mediterraneo Cinematografica. Tra i suoi lavori, il cortometraggio Il cappellino, selezionato in festival Italiani ed Internazionali (Albania, Polonia, Grecia, Portorico, Turchia, Marocco e Stati Uniti) è finalista al Giffoni Film Festival e candidato ai Globi d’oro 2009 come miglior cortometraggio italiano; Xie Zi è anch’esso finalista al Giffoni Film Festival 2010 nella sezione 10+Elements come unico cortometraggio italiano e selezionato tra i finalisti del Nastro d’argento 2011; Stand by me, candidato nella cinquina dei David di Donatello 2011 e vincitore del Nastro d’argento per il miglior cortometraggio italiano.

Nel 2012 il film Una domenica notte (dall’omonima canzone di Brunori Sas), segna il suo esordio al lungometraggio indipendente. Nel 2013 gli viene assegnato il Premio Massimo Troisi per il miglior cortometraggio comico. Nello stesso anno presenta il cortometraggio AnnA alla 70ª Mostra del cinema di Venezia, cortometraggio sul tema delle “dimissioni in bianco”, commissionato dal Dipartimento per le Pari opportunità della Basilicata e dai sindacati CGILCISL e UIL.

Nel 2014 produce, scrive e dirige il cortometraggio Thriller, presentato in prima assoluta al Giffoni Film Festival 2014. Il corto, ambientato interamente a Taranto, riceve oltre 80 riconoscimenti nazionali ed internazionali e vince il David di Donatello 2015 per il miglior cortometraggio Italiano. Nello stesso anno costituisce assieme ai suoi più stretti collaboratori, Mediterraneo Cinematografica, una società indipendente di produzioni cinematografiche. Nel 2015 riceve, inoltre, il Premio Rodolfo Valentino come giovane talento del cinema italiano.

Dall’ottobre del 2016 viene scelto dal Club Tenco per curare la regia del prestigioso Premio Tenco (storicamente affidata al regista Pepi Morgia) che, dal 1974 assegna i riconoscimenti alla canzone d’autore italiana e internazionale.

A Dicembre 2022 presenta al 40° TFF Torino Film Festival il documentario dal titolo Noi ce la siamo cavata, che racconta in modo affettuoso e divertente, tra ricordi e interviste ai protagonisti, le vite di quei giovanissimi attori che trent’anni fa furono i protagonisti di Io speriamo che me la cavo, cult cinematografico della grande regista Lina Wertmüller, tratto dall’omonimo best seller

Angela Curri

Angela Curri

Classe 1993, cresce a Locorotondo in Puglia per poi trasferirsi a Roma per studiare recitazione.  Inizia il suo percorso nel mondo del cinema da piccolissima, infatti a 10 anni esordisce sul grande schermo nel film Nel mio amore di Susanna Tamaro.  Nel 2014 interpreta Sant’Agnese d’Assisi nella miniserie Francesco di Liliana Cavani e subito dopo Bea nella fortunata serie rai Braccialetti rossi 2.  La ricordiamo nei panni di Angela Giammarresi ne La mafia uccide solo d’estate – la serie di Luca Ribuoli.  Lavora anche nei docu-film Raffaello, il principe delle arti e Artemisia Gentileschi, pittrice guerriera, nelle serie televisive Chiedilo al mare, Liberi sognatori e Imma Tataranni – sostituto procuratore e nel film Dei di Cosimo Terlizzi.  Ha recitato nella pièce teatrale Giusto la fine del mondo di Francesco Frangipane.  L’abbiamo vista nel videoclip Seta di Elisa e presto la vedremo al cinema nel film Scordato di Rocco Papaleo.

claudia mollese

Claudia Mollese

Claudia Mollese, è una regista. Vive e lavora tra la Francia e l’Italia. Con il gesto di passare la camera e forme di scrittura collettive interroga il cinema documentario e la costruzione di immaginari altri. Vita e cinema si incontrano nei suoi lavori che testimoniano di un attenzione poetica all’universo che abita e della volontà di raccontare storie che raccontano altre storie.

domenico Saracino

Domenico Saracino

Domenico Saracino è docente di Discipline Audiovisive presso il Liceo Artistico Audiovisivo-Multimediale “G. Galilei” di Bitonto (BA), critico cinematografico e giornalista. In qualità di Esperto di Educazione Visiva selezionato da Miur e Mibact, si occupa di progetti di alfabetizzazione al linguaggio audiovisivo negli istituti scolastici di Puglia. È caporedattore della rivista online “Uzak”, diretta da Luigi Abiusi, e ha collaborato con “Pointblank”, “Il ragazzo selvaggio”, “L’edicola del Sud” e “Il Sannio quotidiano. Due suoi saggi sulle nuove modalità di racconto e consumo televisivo sono stati pubblicati in testi collettanei dedicati a Westworld e Netflix.