Ottobre 2005: “Nuovi Argomenti” – rivista letteraria fondata da Alberto Carocci e Alberto Moravia – pubblica l’articolo I nitidi “trulli” di Alberobello di Pier Paolo Pasolini.
Un racconto poetico in cui Pasolini dedica alla descrizione di Massafra numerose righe, affascinato dalle sue gravine, dalla sua stratificazione architettonica e dai volti delle donne e degli uomini del paese.
Infatti nella primavera del 1964 Pasolini decide di girare proprio a Massafra parte del suo capolavoro cinematografico Il Vangelo secondo Matteo; memorabili restano la scena del monologo di Gesù che istruisce gli apostoli – “Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi” – e la scena dell’incontro con il giovane ricco.
Proprio a partire dalla lettura di questo scritto inizia la nostra ricerca di documenti e testimonianze con l’intento di recuperare, approfondire e diffondere un frammento di memoria storica massafrese dal raro valore culturale che – nonostante la sua importanza – con il passare del tempo ha dovuto subire l’oblio e la dimenticanza dei più.
Non è un caso che negli anni ’60 l’arrivo di un intellettuale del calibro di Pier Paolo Pasolini in una piccola comunità della provincia di Taranto, sebbene culturalmente vivace, risultasse scomodo, tanto da non dare adeguata accoglienza e giusto risalto alla sua opera.
Non è stato facile trovare fonti documentali e rinvenire memorie d’archivio, ma dopo numerosi tentativi siamo giunti ad alcune preziose testimonianze: quella del Professore Nicola Andreace, artista poliedrico d’avanguardia, cicerone di Pier Paolo Pasolini durante la sua prima visita a Massafra negli anni ‘50 e quella di Loris Rossi, archivista e instancabile operatore culturale.
I loro racconti e ricordi sono stati fondamentali per l’individuazione delle diapositive delle foto di scena scattate da Angelo Novi afferenti alle scene girate nel centro storico di Massafra e custodite oggi presso l’Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna.
Di notevole importanza è stato altresì l’amorevole supporto di Domenico “Mimì” Notarangelo, giornalista e storico lucano, collaboratore di Pasolini sul set di Matera.
Grazie alla sua cura, il 22 giugno del 2011 abbiamo avuto l’onore di ospitare a Massafra, presso il Teatro comunale “N. Resta”, Enrique Irazoqui, attore catalano interprete del Cristo pasoliniano.
Un incontro prezioso che si è trasformato negli anni in una profonda amicizia; Enrique amava ripetere che “nella nostra città si sentiva a casa” ed infatti la sua permanenza era sempre occasione per ascoltare gli aneddoti legati alla sua incredibile storia, al film, al suo rapporto con Pier Paolo Pasolini ed Elsa Morante.
A distanza di dieci anni dall’incontro con Enrique, con immenso piacere e non poca emozione introduco questo catalogo dal titolo Massafra, la Cafarnao pasoliniana.
Un volume composito che raccoglie contributi pregevoli: Mario Desiati, a cui dobbiamo la scoperta dell’articolo inedito da cui è partito il progetto; Lucia Dell’Aia, italianista e cara amica di Enrique; Francesco Silvestri, con la sua testimonianza sui giorni del set massafrese e infine Arianna Gravina, che ha selezionato e trascritto stralci dell’incontro del 2011 con Enrique Irazoqui.
Grazie al supporto di enti pubblici e privati siamo felici di essere riusciti a realizzare questo progetto di ampio respiro che dedichiamo proprio a Enrique, scomparso l’anno scorso.


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